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martedì 21 ottobre 2014

Sull'alluvione di Genova

In merito all'alluvione genovese, tragedia che si somma alle innumerevoli problematiche di Genova provenienti da mancanza di volontà di risolverle, si sono mosse le Istituzioni anche a livello nazionale a partire dal Presidente della Repubblica Napolitano che ha parlato di "inerzia". D'acchito tante belle parole ma seguite dal nulla espresso dal Sindaco Doria e anche da Renzi. Il Presidente del Consiglio, che in un primo momento aveva deciso di intervenire personalmente a Genova, ad oggi spiega che "verrà nella città colpita dall'alluvione solo quando inizieranno i lavori" e aspetta e spera... Anziché esortare all'inizio dei lavori necessari ed indispensabili, al di là delle procedure burocratiche da rispettare, i due compagni di partito (Pd) fanno il bello e il cattivo tempo. Renzi prende tempo tanto per per non accollarsi altri oneri, Doria prima fa finta di occuparsi della cosa facendo una misera passerella il giorno dopo dell'alluvione nei luoghi maggiormente colpiti e invasi dal fango dimostrando di fregarsene delle città irresponsabilnente per poi recarsi nel weekend successivo a Courmayeur a fare un'altra passerella di moda da vip quale è. E intanto Genova è ancora in ginocchio, i commercianti colpiti non sanno più a che santo appellarsi, brillano i volontari e i civ di quartiere che hanno messo a disposizione volontà, risorse, energie e soprattutto AMORE per la propria città. Quello che manca a tutta l'amministrazione locale. Urge un nuovo ddl che dia maggiori poteri ai sindaci come richiesto a suo tempo dalla Lega Nord. Ma urgono anche uomini responsabili e seri, competenti e volenterosi che abbiano a cuore il bene comune.
 
Roberta Bartolini
 

 

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