Sull'immigrazione ormai selvaggia soprattutto a causa della mancanza di difesa e di regole della UE e di Stati membri come l'Italia (che in zona di confine e più esposta di altri dovrebbe fare serie politiche in merito) oltre che la Lega Nord italiana si staglia una voce fuori dal coro. Quella del Premier inglese, David Cameron. Una voce del buon senso e dell'esperienza. Una voce che finalmente ripristina la necessità di regolamentare i flussi migratori. Cosa che dovrebbe essere fatta da ogni Stato membro in proporzione alle proprie caratteristiche e capacità di accoglienza. Purtroppo mi risulta che l'Italia sia lontana anni luce da questa strategia per interessi diversi, per ragioni demagogiche di finto buonismo, di finta solidarietà, di finto perbenismo e moralismo, per una forte presenza della Chiesa che vive di associazioni umanitarie, per motivi elettorali. Ma possibile che a nessuno venga in mente quanto il discorso integrazione dello straniero sia complesso e che abbracci più aspetti e problemi come quello dell'educazione, della cultura, della religione, della storia di un popolo, del rispetto umano, del diritto di reciprocità, del dovere di garantire lavoro, sicurezza, bene comune prima di tutto ai cittadini autoctoni di un Paese? MI sembra tutto così palese. Invece l'Italia è il Paese dove tutto va al contrario. Starà a noi cittadini fare cambiare l'ordine delle cose.
Roberta Bartolini

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