Le prefetture di ogni regione italiana sono state chiamate dal Ministero degli Interni a coordinare l'accoglienza di profughi. Alfano chiede ai prefetti "uno sforzo per un'estensione straordinaria" del piano di riparto dei migranti sul territorio nazionale. A seguire le manovre del governo tutto pare non emergente e temporaneo. Al contrario, soprattutto in materia di immigrazione, tutto diviene sempre più emergente a tempo indeterminato. Se solo si rispettassero regole e si applicasse la regola fondamentale del diritto di reciprocità per cui chi entra nel nostro territorio oltre che essere selezionato a dovere deve rispettare le regole vigenti del Paese ospitante previa espulsione, e se si dimostrasse di nutrire più interesse e amore per il proprio territorio tutto diverrebbe più facile, come avviene nei Paesi civili. Il troppo buonismo perpetrato nel tempo ha indotto l'Italia ad un eccessivo servilismo nei confronti degli stranieri e quindi di differenti culture, religioni, tradizioni, mondi che se si intende accogliere ed integrare nel proprio Paese bisogna farlo con senso di responsabilità, ragionevolezza, con il rispetto verso i propri connazionali in primis e poi verso gli altri. Non si può accettare pedissequamente dei diktat senza senso ma occorre proporre un'opposizione forte, costruttiva e credibile.
Roberta Bartolini
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