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martedì 17 giugno 2014

No all'Italia come rifugio peccatorum

Salvini in qualità di segretario della Lega Nord si è recato ultimamente in Sicilia sia per andare a salutare e ringraziare di persona chi lo ha votato alle europee ottenendo un vero e proprio feudo in zona Lampedusa e sia per adempiere ad un vero senso del dovere: verificare di persona la situazione flussi migratori oramai sfuggita di mano da tempo da quando si sono insediati i vari governi tecnici che si impegnano soltanto a gravare di tasse i contribuenti e non a salvaguardare i cittadini italiani. E l'operazione Mare Nostrum ne è una prova significativa. Salvini accusa il governo Renzi di assoluta assenza in materia al punto di aver portato l'Italia ad essere lo zerbino europeo ed il rifugio peccatorum per chiunque sia esasperato. Come Ministro degli Interni, Alfano ha le sue colpe ma in effetti la vera responsabilità è da imputare al governo che con il suo silenzio non si capisce se favorisca gli interessi dell'Europa o se intenda costruire una nuova Italia come una grande casbah magari votante Pd & c. Tuttavia senza rendersi conto che in questo modo fomenta il non rispetto e l'odio da parte degli stessi extra comunitari invece inseriti seriamente e consapevolmente nel contesto italiano. La grande intuizione di Salvini è quella di avere ascoltato il suo cuore prima di tutto da padano quale è. Come padano è amante del proprio territorio, delle proprie tradizioni che devono essere tutelate assieme ai propri abitanti sia al nord che al sud invaso da masse di clandestini. Il suo interesse verso il sud Italia è pertanto da interpretare in questo modo, in un senso di responsabilità a 360° che lo induce a difendere a spada tratta i territori meridionali cosi come avrebbe fatto nei riguardi di quelli del nord se si fossero trovati nella medesima situazione. Solo Salvini potrà essere il salvatore della patria in barba a tanti altri salvatori presunti.
Roberta Bartolini

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