Di fronte ad una situazione di effettiva emergenza umana riguardo allo sbarco di troppi clandestini nelle nostre coste non trovo parole per giustificare il silenzio e la piena mancanza di responsabilità non solo del governo italiano ma anche e soprattutto di Angelino Alfano, Ministro degli Interni, che ancora una volta si è manlevato dai propri impegni rimandando ogni intervento per il prossimo luglio quando si attiverà il semestre di presidenza dell'Italia nella UE. Il fatto di avere la presidenza è positivo ma occorre conquistarselo e prepararsi preventivamente, tutelarsi per poter affrontare il resto dell'Europa a testa alta. Ma a questo pare pensare solo la Lega che non solo demonizza l'esistente ma propone delle alternative e una ricetta che, per chi usa buon senso, pare essere l'unica possibile. Quella di pattugliare le navi in partenza dai luoghi di origine dei clandestini, di fermarle prima che partano e di regolamentare il tutto applicando in toto la già esistente legge Bossi-Fini (che di fatto dovrebbe essere rivista e corretta in quanto divenuta anacronistica alla luce degli eventi attuali), avvalendosi senza se e senza ma del reato di clandestinità cancellato dal governo ideatore del "Mare Nostrum" ma che da oggi, sempre grazie alla Lega di Salvini, ha la possibilità concreta di essere reintrodotto e cercando di fare chiarezza sulla presenza dei tanti centri di accoglienza e/o di espulsione il cui utilizzo pare essere molto dubbio e dispendioso in termini economici.
Roberta Bartolini
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