Matteo Salvini in qualità di segretario della Lega Nord sta spendendo tutte le sue risorse a favore di una campagna elettorale molto fervente, campagna che riguarda elezioni europee e comunali e che soprattutto per la Lega rappresenta un traguardo: quello di riconquistarsi la fiducia del suo mondo ultimamente un pò sparpagliato ma sempre compatto e fedele al richiamo del suo nuovo, valido e combattente capitano. Salvini, come tutti i rappresentanti leghisti, è come se fosse sempre in campagna elettorale in quanto lavora alacremente sul territorio affidandosi anche a tutte le deleghe suddivise sul territorio della Lega che è costituito principalmente dal nord Italia. Un nord ricco e produttivo che deve essere tutelato e salvaguardato con ogni forza in quanto il volano del nostro Paese. Tuttavia, stiamo conoscendo anche un Salvini improntato al sud Italia non tanto per conquistare nuove terre (nel mucchio voti aggiuntivi dal sud ne riceverà sicuramente) ma per altri due motivi. Prima di tutto per farsi conoscere un po' da tutti gli italiani per la maggior parte troppo ignari della presenza di una Lega di cui occorre una volta per tutte sfatare il mito di essere un movimento per l'indipendenza, razzista, discriminatorio. Tutti pregiudizi nati e cresciuti grazie alla stampa ed ai media complici di essi stessi di una discriminazione voluta nei confronti della Lega. Si tratta di un movimento nato per difendere la territorialità, le peculiarità regionali in tutti gli ambiti e per ottimizzare le risorse interne, responsabilizzare ogni regione e renderla virtuosa sempre in tema di federalismo fiscale che dovrebbe essere l'obbiettivo di tutti, non solo della Lega. Una Lega che difende in prima linea gli italiani e le sue risorse interne e pone delle regole che devono essere poi rispettate. Inoltre, sottolineiamo che Salvini è il primo politico italiano (di opposizione peraltro) ad essersi recato in Sicilia per rendersi conto della situazione di vera emergenza umana causata dalla marea di sbarchi di clandestini incontrollata e non regolamentata né in Italia né nei Paesi di origine. La Sicilia è al collasso ed insieme ad essa tutta l'Italia che fisicamente non ha più lo spazio né la possibilità di accogliere stranieri alla ricerca di un lavoro che latita persino per gli stessi italiani. Andrebbe rivisto tutto un sistema lasciato al proprio destino dai governi tecnici che si sono susseguiti per il quale invece la Lega ha le idee chiare. Basta metterle nero su bianco e farle conscere realmente alla popolazione. Quale modo migliore, anziché attraverso le Istituzioni assenti, farlo tramite il suo "No Euro Tour" in giro per l'Italia e attraverso i quesiti referendari per i quali tutti sono chiamati a firmare ovunque? Un modo questo diretto e pratico per parlare chiaro alla gente. Chi ha orecchie da intendere intenda.
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