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martedì 6 maggio 2014

La Lega Nord del capitano Salvini

Mai come ora si parla di Matteo Salvini come neo-segretario della Lega Nord. E mai come ora si potrebbe parlare di altri leaders politici italiani in quanto si è in piena campagna elettorale, una campagna fervente perché sono in lizza le europee e molte comunali in Italia e perché in questo periodo l'Italia freme per avere una maggiore stabilità data non tanto da governi tecnici fittizi, quanto da governi eletti democraticamente dal popolo. Il tanto anelato suffragio universale allora che senso avrebbe di esistere? Ritornando a Salvini, in tale contesto, lo vedo come il miglior combattente di tutti i suoi avversari politici. Salvini è sempre in campagna elettorale e con lui il suo popolo leghista fatto di sostenitori, militanti, volontari, persone che dedicano il proprio prezioso tempo libero ad un movimento politico che significa ideali, obbiettivi, fede, credo, principi di vita, passioni, speranze, presente e futuro, lungimiranza, pragmatismo, vicinanza alla gente, amore per la propria terra sotto tutti i punti di vista. Salvini ha raggiunto il massimo della propria capacità (e credo che lo possa rilevare chi lo vuole davvero rilevare) con il suo "No Euro Tour", simbolo e tramite per concepire la sua campagna elettorale in giro per le terre della Lega ed anche per l'Italia. Lo dimostra il fatto che solo Salvini si sta recando in Sicilia per cercare di capire le problematiche correlate all'arrivo massiccio di clandestini nelle nostre coste. Dovere che dovrebbe essere assunto dallo Stato. Badiamo bene che il concetto del "No euro" debba essere spiegato e concepito non tanto nel senso di volere un'altra moneta ma di volere parlare della possibilità di creare un'altra Europa, un'Europa dei popoli e non delle banche, delle finanze, di una dittatura che impone la propria egemonia dall'alto senza verificare le vere diversità e peculiarità dei suoi Stati membri. Salvini con il suo tour spazia su vari argomenti pratici, vicini alle esigenze della gente in quanto toccano le problematiche quotidiane di ciascuno. E lo fa in modo propositivo, costruttivo e non come protesta, scoperchia tutti i problemi maggiori, cerca di proporre delle alternative e soluzioni. Lo fa raccogliendo le firme per i referendum cui a breve se ne aggiungerà un altro, quello per ripristinare il reato di clandestinità. La Lega di Salvini è anche quella che si è vista a Pontida, una grande e presente Lega, pacifica e volenterosa, combattiva ed entusiasta che non si ferma mai in difesa della propria gente, del proprio territorio e delle proprie tradizioni. Questo è un popolo, questo è il senso di popolo che una vera nazione dovrebbe nutrire.
 
Roberta Bartolini
 

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