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mercoledì 2 aprile 2014

Ultima chicca del governo Renzi: abolizione del reato di clandestinità

Abolizione del reato di clandestinità (introdotto da Maroni ex ministro degli Interni nel precedente governo Berlusconi): questo è l'impegno atteso alla Camera che vota a favore e non disatteso da nessuno. Complici Alfano del Ncd e Grillo astenuto. E se nelle proiezioni di un voto futuro il Ncd non ci preoccupa per le esigue percentuali, fa paura la presenza dei grillini che nonostante le critiche e gli smantellamenti generali all'interno del Movimento 5 Stelle pare dovrebbe raggiungere nei sondaggi percentuali di voto alte. Mi domando chi può votare ancora chi non difende, non tutela gli italiani per mettere in primo piano con finti buonismo e solidarietà gli extra comunitari senza costruire preventivamente una corazza italiana fatta tutta di regole e regolamentazione seria. Ma vediamo le premesse e poi le conseguenze di un atto di governo ancora una volta fatto senza la sovranità popolare. Il vice ministro della giustizia del Ncd, Enrico Costa, descrive l'abolizione della legge in oggetto: "un indubbio passo avanti in termini di civiltà giuridica. Con questo e altri provvedimenti passiamo da un sistema troppo ingessato e incentrato sulla detenzione in carcere a uno più flessibile". Pare che l'unico incubo del governo - al di là dei problemi economici che ci tartassano - sia quello del sovraffollamento carcerario. Sovraffollamento sacrosanto ma che deve essere risolto in altri termini con uno snellimento delle procedure dei tribunali e con la rivisitazione del sistema carceri. Ciò che fa più timore è il fatto che Costa abbia parlato di questo provvedimento nello specifico ma anche di altri provvedimenti. Automaticamente si pensa alla legge Bossi-Fini. Se ne preoccupa la Lega Nord, l'unica forza politica davvero all'opposizione costruttiva contro un sistema di regime che ci sta annientando. Fa bene Salvini a parlare di eventuale referendum se il governo intendesse abolire anche la Bossi-Fini che, superata col tempo dovrebbe invece essere rivisitata e non cancellata. Ma il male minore è quello di mantenerla viva come ultimo baluardo e ultima speranza per la difesa del nostro Paese. Come ritengo corretta la proposta di Calderoli, vice presidente del Senato, di depositare un quesito referendario per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina.
 
Roberta Bartolini
 

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