La macchina del fango continua, non si ferma mai. E non si fermerà mai finché non arriverà al suo scopo finale: quello di annientare tutto quello che non si muove a sinistra, di conquistare tutti gli ambiti, di allargarsi come una piovra. E' una macchina senza freni quella della sinistra italiana avvallata da chi è d'accordo con essa e con la massima gramsciana del "calunnia calunnia qualcosa resterà". E' una macchina subdola, nascosta ma sempre col motore acceso, pronta a muoversi in ogni momento opportuno. Complice anche la forza del centro destra che vi si oppone politicamente da sempre ma che non ha mai dimostrato la propria grinta al punto di contrastare a dovere tali ingerenze. Complice il centro destra che non è mai stato in grado di fare il lavaggio del cervello ai suoi elettori convincendoli di rimanerne fedeli in qualunque circostanza. Personalmente non riesco a comprendere come si possa rimanere delusi di un'ideologia rappresentata da un partito e cambiare bandiera. Uno nasce col dna a destra o a sinistra o ancor meglio dalla parte di una Lega che nonostante tutto è l'unica forza all'opposizione che riesce a contrastare con forza e determinazione la sinistra e la sua macchina del fango. Fango che attualmente colpisce il Veneto di Zaia e di Tosi, che ha già colpito il Piemonte e che vuole trovare l'ndrangheta anche qui, quando al contrario dovrebbe assumere delle politiche di prevenzione (come anche nel caso dell'immigrazione) al sistema mafia e non di attacco quando è troppo tardi. Attenzione! A tale macchina del fango la Lega risponde con un progetto lungo, continuativo, costante, coerente con determinazione, volontà, credo e passione: quello del federalismo. Veneto docet. I veneti non mollano e non molleranno mai. E neppure la Lega. E' corretto che tutti lo sappiano perché la Lega è dalla parte della praticità, della gente, della quotidianità che il sistema Italia ci sta distruggendo.E poi, guardando il rovescio della medaglia, è anche vero che ciò significa che la Lega fa paura! Pertanto, per vari motivi di fronte alla macchina del fango non ci si ferma e non ci si deve fermare per amore di correttezza, della libertà e del bene comune,
Roberta Bartolini

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