Ad oggi in Italia e all'estero è sempre più in auge l'argomento
indipendenza dei popoli, ma anche quello di una sorta di crescente
scetticismo riguardo l'Unione Europea monetaria cosi come è
strutturata attualmente e dell'immigrazione in aumento, di flussi
migratori in continuo fermento. Argomenti correlati tra essi? Può
darsi. Intravedo come comune denominatore la voglia di libertà da
parte delle popolazioni e degli individui che desiderano democrazia e
sovranità. Alla base di tutto vi è un desiderio di miglioramento, di
speranza. Il tramite per cercare di raggiungere il proprio scopo in
una società democratica è quello del referendum, della legittima
richiesta da parte del popolo di dire la propria e di scegliere come
gestirsi la propria libertà; in una società dittatoriale o anarchica è
quello della migrazione verso auspicati paradisi terrestri. Purtroppo
discernere di tali questioni soprattutto in Italia significa
decisamente andare contro corrente ed essere in minoranza. Vogliamo
correre questo rischio? Direi che non si hanno alternative se non si
vuole fare la fine dello struzzo. Anche a costo di essere tacciati di
anacronismo e di estremismo. A mio avviso è anacronistico colui che
vuole mantenere lo status quo senza modifiche né aperture mentali. Per
questo motivo occore accogliere la richiesta di indipendeza da parte
di alcuni popoli europei e di alcune regioni italiane, in primis il
Veneto, con serietà e amore verso l'essere umano in senso generale e
verso il suo desiderio di libertà che sta alla base di tutto.
Roberta Bartolini
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