"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha vinto l'Oscar negli USA
per il miglior film straniero. L'ultimo italiano a conquistarlo era
stato Roberto Benigni con "La vita è bella" nel 1999. Tutti ad
esultare, è da ieri mattina che non si fa altro che osannare la sua
vittoria come fosse una vittoria dell'Italia in chissà quale contesto.
E' cultura e ci mancherebbe altro, è arricchimento, è godere appunto
di bellezza estetica e di contenuti ( ed il fim in questione ne è
ricco e pullula di realismo e di attualità tipicamente italiana), è
anche orgoglio nazionalistico - anche se l'orgoglio nazionalistico
sarebbe opportuno emergesse anche in altri contesti - ed altresì la
vittoria di un' enorme Società, la Mediaset e la controllata Medusa
che ha prodotto e distribuito il capolavoro attuale di Sorrentino.
Pertanto oscar al regista ma meriti se non meriti da oscar anche al
proprietario in assoluto, Silvio Berlusconi, tanto vituperato insieme
con la sua Mediaset ridotta a società a delinquere e non ad un mondo
ricchissimo che dà lavoro a migliaia di famiglie, in attivo e vero
orgoglio italiano. Chi ha cantato vittoria per la statuetta
conquistata è stata soprattutto la sinistra gongolante che non si
capisce se esulta per sviare la realtà dei fatti politici oppure per
finto spirito nazionalistico tutto di facciata. Siamo certi che la
sinistra sia a conoscenza a chi appartiene la Medusa?
Roberta Bartolini
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