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lunedì 10 febbraio 2014

Svizzera:modello per tutta l'Europa

Ancora una volta gli svizzeri diventano modello unico da emulare dopo
aver votato (sebbene con il 50,5%) a favore di una restrizione e di un
giro di vite notevole in fatto di immigrazione selvaggia, in barba
all'Europa di cui peraltro non fanno parte. E badiamo bene, si tratta
degli svizzeri che vivono in un mondo distante anni luce dal nostro,
fatto di regole, di serietà, di sovranità popolare e di democrazia
(gli elvetici vengono chiamati ai referendum che poi decidono le leggi
molto spesso nell'arco di un anno), di pulizia, di senso civico, di
accoglienza dello straniero (inclusi i nomadi) ma nel rispetto delle
loro norme severe. E comunque in tema di immigrazione, gli svizzeri
con l'ultimo referendum vanno a regolamentare ancora di più il flusso
di immigrati che non sono gli immigrati che si avvicinano alle nostre
coste, i più diseredati, i clandestini irregolari magari portatori di
scabbia o delinquenti. Gli immigrati che osano avvicinarsi ai confini
svizzeri sono per lo più di origine europea e tra essi si trovano
anche i cosiddetti "frontalieri", gli italiani che si trasferiscono in
Svizzera o i pendolari che dalle regioni limitrofe varcano il confine
ogni giorno. Insomma, anche in Svizzera esiste un certo movimento di
razze ma giustamente gli svizzeri desiderano regolamentare soprattutto
con lungimiranza tale movimento. E così facendo danno un aiuto
indiretto alla UE e a Paesi in preda allo straniero come l'Italia.
Ovviamente le reazioni sono negative in quanto la macchina svizzera
perfettamente funzionante sta scardinando i principi finti buonisti
della finta UE. E la Svizzera è una confederazione di Stati.
Immaginiamoci se fosse un unico grande Paese come la Francia.
Scoppierebbe in orgoglio nazionalistico. Chapeau.

Roberta Bartolini

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