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sabato 8 febbraio 2014

E la chiamarono Seconda Repubblica e democrazia

Affossato Silvio (staremo a vedere) se la prendono con Grillo. Qualche
caprio espiatorio deve esserci per forza. Ma chi espia le colpe
maggiori alla fine sono gli italiani che si ritrovano una classe
dirigente politica non votata e non scelta che dimostra di essere
attaccata solo al potere e di non avere nessun senso di
responsabalità. Magistratura politicizzata complice. Grillo avrà fatto
i suoi errori e pertanto è corretto che debba essere punito come colui
che costruisce abusivamente o che insulta la polizia o che aizza
giovani a fare la stessa cosa o che crea disordini contro i lavori
della Tav. Ma non è detto necessariamente che occorra ricorrere al
carcere quando si potrebbe far pagare sane ammende nel suo caso.
Inoltre, sono per due pesi e due misure. Se Grillo ha sbagliato chissà
quanti colpevoli non puniti esistono in Italia. Non per fare della
dietrologia, ma credo che il detto coniato da Andreotti, "a pensar
male si farà peccato ma spesso ci si azzecca" sia applicabile al caso
Grillo. Penso che vi sia un disegno dietro il suo voluto arresto da
parte di molte procure italiane (a partire da quella genovese -
ricordo che Grillo è genovese puro) a cui danno fastidio personalità
di spicco che possono prendere molti voti come lo stesso Grillo ed in
passato Berlusconi. Quindi, in una dittautra che si rispetti, benché
edulcorata e mascherata, quale metodo migliore per arginare un
possibile problema ed intruso? Farlo fuori, in vari modi, ma farlo
fuori. E la chiamarono seconda Repubblica e democrazia!

Roberta Bartolini

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