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mercoledì 19 febbraio 2014

Sui rom e sugli stranieri: regole

Nomadi, rom, zingari, sinti. Chiamiamoli come desideriamo, sono sempre
una categoria di persone da inserire nel contesto degli stranieri e
degli extra comunitari per i quali risulta necessario creare delle
politiche d'integrazione corrette e serie, responsabili, soprattutto
quando in cambio si rivendicano i propri diritti. Come per tutti gli
ospiti, si deve richiedere rispetto verso gli ospitanti. E' una regola
di vita sovente dimenticata o volutamente accantonata. Più regole
esistono maggiore libertà e democrazia vengono garantite in un Paese
civile che si rispetti. Al contrario, il flusso dei migranti non viene
monitorato, complice una UE libertina e libertaria. Stesso discorso
vale per i rom inseriti nella maggior parte dei casi in campi non a
norma. Stessi zingari che per desiderio di inserimento nella civiltà
cittadina mandano i propri bambini a scuola (a partire dalle
elementari in quanto evitano il periodo della materna) - la legge
dovrebbe valere anche per essi - mi auguro siano vaccinati a dovere.
Ma non se ne ha la certezza, mentre mi sembra legittimo se non
doveroso venirlo a sapere. Insomma, credo sia inutile e improduttivo
cercare di integrare a tutti i costi degli stranieri non potendo
garantire loro i giusti servizi e il dovuto rispetto che non si
riescono a dare neppure ai cittadini autoctoni. Occorrono regole di
base per tutti.

RobertA Bartolini

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