La rivolta in Ucraina sta prendendo una piega davvero pericolosa.
Questo è il dato più facile e lampante da capire. Tutto il resto è
difficile da comprendere anche perché i media ci raccontano quello che
vogliono. E credo che quello che si vuole non è tanto avvallare il
desiderio del popolo ucraino urlante alla libertà, alla democrazia,
alla fine del comunismo quanto difendere gli interessi internazionali
e commerciali e dei poteri forti. Un paragone può essere fatto con la
Primavera araba e con la guerra del pane in Arabia. Le cause sono
differenti in quanto nel nord africa la popolazione ribelle era
davvero alla fame ed in preda a dittature islamiche. In Ucraina la
gente non è alla fame, ma aspetta come Godot quell'entrata nella Ue
che potrebbe salvarla dal baratro e dallo spettro comunista, attesa
divenuta oramai un miraggio dati anche i paletti messi dalla stessa
Ue. Gli effetti sono gli stessi, devastanti per i morti ammazzati e
per un futuro che non si riesce a prevedere. Specie se l'intenzione
recondita è di annullare la sovranità popolare e di sostituirla con il
potere di sovrani. Poi si parla di guerra fredda tra Washington e
Mosca. Poteri forti contro il potere del popolo. In gioco vi è sempre
la democrazia e la libertà individuale e generale. L'uomo è in lotta
perenne per conquistarsi quello che gli spetta di diritto: la
sacralità della vita e la libertà. Chi non ce l'ha la anela, chi ce
l'ha la ignora e la getta via.
Roberta Bartolini

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