Sulla vicenda dei marò interminabile, vergognosa per come è stata
gestita sin dai suoi albori a partire dal governo Monti in poi avrei
una mia teoria forse semplicistica ma dettata dall'esperienza di
cittadina che si sente sola ed abbandonata dalle istituzioni da troppo
tempo. Vi saranno lalle spalle accordi internazionali e commerciali,
ma credo che in Italia tutto debba essere sempre ricondotto alla
politica ( di sinistra). In Italia se non sei di sinistra sei "out", è
un dato oggettivo, in tutti i campi, in tutti gli ambienti ed i
livelli. Per quanto riguarda le vite umane appese ad un filo, come
nel caso dei Marò, o dei rapiti in territori stranieri purtroppo
abbiamo di fronte a noi dei casi eclatanti che diventano esempi e che
avvallano i miei dubbi e la mia ipotesi. Quattrocchi di destra è stato
brutalmente giustiziato in Iraq e per ricordarlo in memoria occorre
uscire da Genova, sua città natale, per andare a Milano dove gli è
stata dedicata una via. Giuliani, il teppista no global genovese
(quindi di ambiente di sinistra) ucciso da un carabiniere in una
manifestazione violenta per legittima difesa, è stato osannato per
tempo immemore quasi fosse da considerare pari ad un santo. La
giornalista del Manifesto Sgrena fu rapita in Iraq ma liberata grazie
al sacrificio del governo Berlusconi che, grazie ad un riscatto, è
stata liberata, atto che è costato la vita ad un poliziotto. La stessa
Sgrena si permette di criticare l'operato dei due marò dimenticando
falsamente il suo passato e il fatto che se è in vita lo deve solo
esclusivamente alle capacità di Berlusconi. Pertanto, la mia ipotesi
giunge alla tesi finale: sinistra contro destra, sinistra 1, destra 0
sempre. Questa è la mentalità italiana che non cambierà mai.
Roberta Bartolini
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