Visualizzazioni totali

Pagine

sabato 15 febbraio 2014

Liguria: Macroregione addio

A maggio del 2013 il governatore della regione Liguria dichiara di
essere d'accordo per il progetto della Macroregione Alpina, un
progetto non leghista ma europeo e lungimirante,che raccoglie i
seguenti Paesi europei che ad oggi hanno aderito: Svizzera, Austria,
Liechtenstein, Slovenia, Francia, Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto,
Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige), che potrebbe regalare
alle regioni coinvolte circa 30 miliardi di euro e che grazie alla
costruzione di una rete di alleanze e collaborazioni potrà intervenire
in un sistema di relazioni mediterranee. Si partirebbe dalle
costruzioni e dall'urbanistica, ai trasporti, passando per energia ed
hi tech. Senza contare l'ambito portuale ed il rapporto tra portualità
e rapporti intermodali. In questo progetto risiede la posizione
strategica della Liguria: un porto del nord Italia e del nord Europa,
il primo porto italiano per questioni geografiche, d'importanza che
potrebbe costituire un volano ed un valore aggiunto per la
Macroregione. A dirlo sono tutti a partire dal quotidiano La
Repubblica che il 16 maggio 2013 recita nell'edizione di Genova come
segue: "fanno bene Burlando e Merlo a guardare al nord ovest
d'Italia"....."La macro regione presenta sistemi economici maturi, con
aree di complementarietà e di sovrapposizione tali da far ritenere che
non allearsi significherebbe rinunciare a creare 2,5 milioni di posti
di lavoro in 30 anni". Il 14 febbraio 2014 si apprende con estrema
delusione la notizia che Burlando non firma e non aderisce al progetto
menzionato. Mi auguro che lo stupore e la rabbia siano sentimenti
comuni al di là dei colori politici e che la verità emerga (o che
qualcuno la faccia emergere, ad esempio la Lega ligure che dovrebbe
essere il difensore e propulsore numero uno del progetto) per il bene
comune e della popolazione ligure e genovese che è troppo succube e
cieca.

Roberta Bartolini

Nessun commento:

Posta un commento