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mercoledì 2 ottobre 2013

Italia: serve solo un miracolo

Dire che i tentativi di Berlusconi soni stati vani per cercare di staccare la spina al governo meglio tardi che mai erano prevedibili sarebbe troppo facile. L'Italia e gli italiani sono da sempre spesso incomprensibili ed imprevedibili. Ma con una sinistra al governo, con politici prepotenti ed assetati di potere e di denaro, con politici per lo più provenienti dalle file democristiane non ci si può apettare altro che tradimenti, dietro-front, incapacità di dimostrare riconoscenza per qualcuno, senso del dovere e della responsabilità da anteporre ai propri interessi personali legati alla poltrona che ricoprono. Berlusconi ha provato fino in fondo e forse un pò in ritardo a farli rinsavire, tutti e nessuno escluso, i suoi alleati come i suoi avversari, ma non c'è stato nulla da fare. Per l'ennesima volta si è dimostrato di essere un generoso e di immolarsi assieme alle sue idee ed ai suoi ferrei principi ed ideali per il bene comune. Tutto sta a vedere se dare la fiducia ad un governo Letta tenuto pin iedi per carità di patria, men che meno dal popolo che non può neppure mettere becco tra chi lo governa (in barba agli svizzeri che sfornano referendum su referendum indetti e votati totalmente dal popolo), sia davvero il bene comune. Personalmente non ci credo finché non vedo dei risultati concreti di fronte a me. Tassare all'inverosimile un popolo ed un Paese non è la soluzione consona in quanto lo si impoverisce ed indebolisce. Pensare che l'aumento dell'Iva colpisca solo il consumatore credo sia una scelleratezza in quanto invece viene colpita tutta la filiera, dal consumatore all'impresa. Anziché adoperarsi per aiutare le aziende a non chiudere battente e a non trasferirsi in altri lidi le si vessa non facendo quindi più girare l'economia. Non ci resta che sperare ancora in un miracolo.
 
Roberta Bartolini

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