La proposta della Centemero, responsabile scuola del Pdl, di aprire le
scuole anche d'estate per evitare inutili compiti delle vacanze e per
valorizzare corsi di recupero e/o discipline sportive penso dovrebbe
venire presa in seria considerazione dal Parlamento per due motivi.
Innanzitutto si permetterebbe ai giovani di non dimenticare quanto
studiato alacremente durante l'anno scolastico, si considererebbe
responsabilmente il giovane studente permettendogli di perfezionarsi e
prepararsi propedeuticamente all'anno successivo. Si darebbe altresì
la possibilità alle famiglie di non fare più salti mortali per
conciliare il lavoro e la pausa estiva scolastica dei figli. Sì,
perché l'Italia è uno dei pochi Paesi europei se non l'unico a fare
festa d'estate, e che festa prolungata. E' un vero problema imposto a
cui si sottopongono troppe famiglie italiane che non possono
permettersi l'avvallo né di nonni compiacenti né tantomeno di
baby-sitter. Meditiamoci.
Roberta Bartolini
Non sono affatto d'accordo, perchè è evidente che l'interesse non è il potenziamento dell'attività di studio (da cui è doveroso prendersi una pausa), quanto la comodità dei genitori, che trasformano la scuola in un parcheggio. Le vacanze ci vogliono e servono proprio ad affrontare con maggior vigore intellettivo e fisico il nuovo anno scolastico. I ragazzi che si sono impegnati seriamente durante l'anno hanno diritto al loro riposo.
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