Nonostante tutto, Silvio Berlusconi se ne accosta un'altra al pallino
ed in fatto di eleganza, di bellezza, di gusto per l'estetica nonché
di amore verso il territorio italiano - mai dimostrato da parte di una
persona ricca che potrebbe permettersi tutti i lussi possibili ed
immaginabili - l'ex Premier non batte nessuno, è il re indiscusso.
Acquistare, ristrutturare una mega villa storica a Lampedusa, ma chi
glielo faceva fare? Sapere di alloggiare per un periodo dell'anno
proprio nella tana del lupo (Lampedusa è divenuta nel tempo la seconda
casa degli immigrati provenienti dall'Africa, ora in balia degli
eventi dato che le politiche di controllo potrebbero venire sempre
meno senza i centri di accoglienza e quant'altro possa arginare il
loro flusso sulle nostre coste), conscio di essere sicuramente chiacchierato dalla gente
e dalla sinistra che non perde mai occasione per dargli addosso, ad
un'altra persona farebbe paura se non ribrezzo. Invece Silvio non si
ferma di fronte a nulla. Lo ha dimostrato in Abruzzo dove dopo il
grande sisma del 2009 il suo governo ha costruito dal nulla intere
case anti-sisma per i residenti chiavi in mano e tutto compreso
(persino il latte in frigorifero), ma nessuno che gli abbia dato il
voto. Lo dimostrano le scorse elezioni che hanno visto vincere
nuovamente la sinistra. A Lampedusa i suoi detrattori lo vorrebbero in
cerca di fama, di pubblicità. Mi dispiace deluderli, ma ancora una
volta è scacco matto: Berlusconi vuole sfidare la sorte, magari
monitorare meglio e da vicino una realtà malata, ma dall'alto della
sua nuova villa immersa nel verde omologato al clima locale, una villa
prettamente italiana (ristrutturata da bergamaschi) e lampedusiana
(tutti i materiali usati appartengono all'isola). Questa è "grandeur",
megalomania, ma si sa, Berlusconi spopola negli eccessi (e lo si è
visto). Vogliamo punire anche chi ama la Bellezza con la "b"
maiuscola?
Roberta Bartolini
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