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giovedì 30 marzo 2017

Con l'Inghilterra l'UE inizia a tremare


Alcune nazioni europee stanno scalpitando esauste dall'Ue non tanto perché non concordi per una Federazione di Paesi uniti ma perché discordi con questa Europa costruita solo per gli interessi di pochi e grandi. Quando un Paese sta male, fatica a produrre ed esporta risorse altrove, quando un Paese si vede convivere obbligatoriamente con gente straniera non selezionata ne' controllata perdendo così la propria cultura e dignità di popolo, creare le condizioni con coraggio e responsabilità per uscire da questo torpore prima del declino finale diventa naturale e quasi necessario. E' quanto sta accadendo in Francia vicina alle elezioni presidenziali che vedono il Front National della Le Pen avanzare, in Austria che- nonostante le minacce dell'Ue- perseguita a opporsi ai diktat europei imposti a tavolino senza criterio ne' rispetto per le diversità dei Paesi membri, e ora in Inghilterra che finalmente dice sì alla Brexit, all'uscita repentina da questa UE dannosa per il benessere di cui il Regno Unito è andato sempre fiero. Paesi civili ci insegnano che si può restare uniti ma non sottostando a regole inutili e pericolose imposte dall'alto. Mi auguro che la Brexit inglese funga da volano per il resto d'Europa. 
Roberta Bartolini 

Grazie e cordiali saluti
Roberta Bartolini
Genova

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