Il mitico carnevale di Viareggio e' finalmente iniziato un po' in ritardo causa maltempo. Tanta allegria, musica, canti, balli, una marea di figuranti abbinati a ogni carro in sfilata di cui si attende il vincitore. Gli hangar di Viareggio sono popolati da decenni da generazioni di famiglie di costruttori di carri in cartapesta uno più bello, ironico, allegorico dell'altro. Quest'anno tra i messaggi subliminali ed anche politici trasmessi dal contesto di un carro non poteva mancare un'allegoria ispirata a Trump, il neo Presidente degli Stati Uniti che, volenti o nolenti, è stato votato dalla stragrande maggioranza degli americani. Lasciamolo fare e lavorare, noi italiani penso abbiamo molte altre cose di cui occuparci se non guardare in casa America, molto lontana da noi. Tuttavia, sarà per la sua importanza strategica mondiale, Trump fa sempre parlare di se', anche attraverso un carro carnevalesco. Lo si ironizza, si imita il suo ciuffo ma se ne parla. Non riesco invece a vedere bene l'accostamento Papa, falce e martello e Che Guevara. Perché buttare sempre tutto su messaggi politici sinistri all'italiana? Ma di Trump si parla, e' già qualcosa, anche a Viareggio.
Roberta Bartolini
Grazie e cordiali saluti
Roberta Bartolini
Genova
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