Apprendo come notizia del giorno che, nonostante la legge Cirinna' che ha ufficializzato le coppie di fatto e dato loro la possibilità di sposarsi, in Italia-seguendo la scia di altri Paesi del Nord Europa- i matrimoni tra gay pare siano in numero ristretto. Insomma, un Ministro (la Cirinna') non eletto dal popolo ma da un governo autoeletto a tavolino dedica un periodo della propria vita ad "aiutare" gli omosessuali, a spingerli a vivere insieme, ad esporsi ufficialmente, a sposarsi, ora anche a procreare, in un momento storico in cui la legge sulla privacy e' tassativa ed il desiderio di riservatezza e' comune. Farei il paragone con la politica a mio avviso totalmente errata nei confronti degli immigrati. La sete di buonismo e di finta solidarietà ha spinto i nostri governi non eletti democraticamente a fare entrare in casa nostra chiunque ( deliberatamente o sotto richiesta dalla UE) senza creare una solida base di potenziale e corretta accoglienza e con negligenza trascurando le vere e dovute esigenze della popolazione autoctona. Morale: per essere buoni e accoglienti si è creata la reazione contraria . Il popolo italiano e' stanco, stufo, inorridito da tali politiche e se puo' - specie nella fascia più giovane- emigra all'estero . Questo è il risultato di politiche errate. Occorrono regole, serietà cari Cirinna' , Alfano & c.
Roberta Bartolini
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