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mercoledì 10 settembre 2014

Sui marò


Sono lieta di notare come l'iniziativa del Fiocco Giallo che scende in campo ( in ambito calcistico) a favore dei due Marò pugliesi tuttora in India, abbandonati dagli ultimi governi italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e che coinvolge tanti lettori de Il Giornale della Liguria, stia portando notevoli risultati e una grande eco. L'idea di fare indossare il fiocco giallo a Genoa e Sampdoria è molto valido come è valida l'idea di estenderla a tutto il campionato e quindi a tutte le squadre. Sarebbe l'unico modo per dare un sostanziale aiuto a chi si batte per una causa non giusta ma sacrosanta. La causa di cercare di fare liberare i due militari al più presto e di responsabilizzare il governo italiano ad occuparsene direttamente. La sua latitanza fa pensare. Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, si è recata giorni fa in India quando il marò Latorre si è ammalato improvvisamente colpito da ictus. Ma pare che aggiornamenti sulla sua visita repentina non ve ne siano. Alla luce di tali chiarimenti, anche sulla salute del militare italiano, e considerato che la gestione dei due marò è stata pietosa da parte delle Istituzioni italiane, penso che coinvolgere tutte le squadre italiane ora impegnate nell'avvio del campionato del nuovo anno come sponsor per la richiesta non solo di liberazione di due persone innocenti ma anche di democrazia in un momento in cui in Italia e non solo pare non sussista di fatto, non è poco. Mi auguro che l'eco raggiunga il mondo soprattutto dopo aver appreso che a Lecce sono stati affissi dei manifesti oltraggiosi e criminalizzanti i due Marò, pugliesi peraltro. Il cartello recita come segue:"Ma quali eroi...sono due assassini". Sarebbe l'ora di riportare un pò di ordine nel nostro Paese e di criteri assoluti di giustizia.
 
Roberta Bartolini
 

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