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venerdì 12 settembre 2014

Scuola nel caos

Come sempre all'inizio dell'anno scolastico la scuola si presenta nel caos, nel marasma totale, ma quest'anno pare peggio. Renzi promette mari e monti senza essere a conoscenza delle reali situazioni vacillando anche come mero venditore di fumo. Le problematiche si dividono in due principalmente: scioperi a raffica previsti per il 17-27 settembre e per il 10 ottobre da parte di categorie di insegnanti protette dai propri sindacati che protestano contro il blocco degli stipendi statali per il 2015 e riguardo la proposta avanzata dal governo di basare gli scatti di anzianità su base meritocratica. Proteste quindi verso il governo attuale e verso un Presidente del Consiglio del Pd che poi viene puntualmente rivotato stando alle statistiche che vedono la sinistra sempre in vetta. Ma una problematica che fa più pensare e di cui solo la Lega Nord pare occuparsene mossa da senso del dovere è quella relativa all'inizio della scuola per bambini e ragazzi già privo di molti insegnanti. Nell'area milanese mancherebbero già 174 neoassunti per cui il preside delle relative scuole sarà costretto a chiamare un supplente pagando il doppio. Inoltre, pare che molti insegnanti del sud vengano chiamati al nord dimostrando lacune nel sistema graduatorie che dovrebbero muoversi su scala regionale. Ad esempio, un insegnante di Crotone non dovrebbe per nessun motivo essere chiamato al nord con tutti i problemi correlati del caso.Solo in questo caso mi sento di difendere il malcontento generale degli insegnanti che in tale modo è ovvio si sentano abbandonati dalle istituzioni. Mi domando fino a che punto dobbiamo arrivare per esplodere definitivamente. E ringraziamo ancora che esista un Salvini che mette a disposizione la propria persona, faccia, reputazione, carriera e salute per cercare di migliorare un pochino questo Paese e di responsabilizzare chi di dovere.
 
Roberta Bartolini
 
 

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