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sabato 21 giugno 2014

Salvini = salvezza

In un momento di cambiamenti repentini muta lo scenario politico italiano. Le elezioni europee ne sono stata una dimostrazione. In Europa vincono i partiti euroscettici e una voglia di riscatto monetario e di sovranità del popolo ora succube dei poteri forti anziché padrone del proprio Paese. In Italia vince il Pd di Renzi, un nuovo leader di sinistra, più moderno ed elastico dei suoi predecessori ma lontano anni luce da un pragmatismo, una vicinanza alla gente ed alle sue problematiche, un carisma, un amore per la propria terra, un forte senso di responsabilità che caratterizzano un altro leader, un altro Matteo. Parliamo di Salvini, segretario della Lega Nord, che solo nell'arco della campagna elettorale per le europee ha portato la Lega non soltanto a crescere, a prendere consensi dalle Alpi alle Piramidi ma a divenire un evento e una sorpresa costante. La Lega è la vera vincitrice delle europee e di questo momento storico italiano. Italia piegata da una forte e continuativa recessione economica, da un aumento della disoccupazione, da un aumento delle tasse, da governi tecnici e responsabili che non fanno riforme ma applicano l'operazione "Mare Nostrum" gravando sul nostro Paese a livello economico e di vera emergenza umana. Italia ridotta come uno zerbino e ad accogliere con finti buonismo e solidarietà senza regole gli extra comunitari disperati che cercano rifugio in un Paese che non rispetta neppure i propri connazionali. In tale contesto vi è un Salvini che se agli esteri fa gli accordi con Marine Le Pen per creare una nuova Europa dei popoli e non delle banche, agli interni si dimostra leader di un partito (la Lega) portandola a percentuali di consensi alte e facendola crescere - con un programma fatto in primis di lotta all'immigrazione clandestina, di lavoro, di no euro, di referendum - dal nord al centro al sud. Pur mantenendo i valori essenziali della Lega, Salvini con grande senso di responsabilità, carisma ed entusiasmo, ha voluto e vuole occuparsi dei veri problemi della sua gente e degli italiani. Addirittura si è recato più volte in Sicilia e nel sud per verificare di persona il problema clandestini e per mostrarsi vicino alla gente quasi a sostituire il vero Presidente del Consiglio, Renzi, l'eterno assente. Pertanto, viene spontaeo pensare a Salvini come nuovo Premier e leader di un nuovo centro destra. Ce lo suggeriscono i sondaggi, gli indici di gradimento, giornalisti di spicco. Forti del fatto che in Italia vi è la necessità di creare ex novo un centro destra rinnovato che possa contrastare la sinistra. Non bisogna pertanto stupirsi se Salvini viene intercettato come nuovo leader. Ma tante sarebbero le variabili: possibili primarie, la base della Lega che lo vorrebbe tutto per sé, gli accordi di programmi comuni tra i vari partiti presumibilmente parte di questo possibile nuovo centro destra. Momento delicato e scelta delicata per un traghettatore eccellente come Salvini che sta riportando la Lega in vetta come non mai ma che sta anche dando speranze a un'Italia malata.
Roberta Bartolini

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