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giovedì 19 giugno 2014

Maroni docet

Immigrazione clandestina: dovrebbe essere l'ultima delle argomentazioni per un Paese civile in sviluppo invece in Italia diviene l'emergenza numero uno. E a dirlo è niente meno che Salvini, il segretario della Lega e gran capitano che ha fatto di questo argomento uno dei suoi cavalli di battaglia maggiori per le europee e non solo. Basterebbe che i governi si assumessero le proprie responsabilità in tutti gli ambiti e si sarebbe già a metà strada. Invece, di fronte a cotanta assenza e mancanza ben venga che a sostituirsi alle Istituzioni sia un leader di partito, la Lega Nord, che al momento sta ottenendo una serie di successi uno dopo l'altro all'interno del partito stesso che sta crescendo alla grande dal nord al sud, a livello nazionale e in Europa dove, con l'alleanza con Marine Le Pen - principessa dei partiti euroscettici che intendono riformare un'Europa dei popoli e non delle finanze e dei poteri forti - sta creando progetti di riforme e cambiamenti. Il tutto in un'ottica di miglioramento per cercare di fare uscire il nostro Paese dall'impasse attuale sotto tutti i punti di vista. Quando leggiamo che una Boldrini intende accogliere tutti i clandestini senza regole in tutta Italia in un momento di reale emergenza umanitaria, ben vengano le parole di Maroni come Governatore della Lombardia (che poi citerò) e ben venga un Salvini lanciato non solo alla leadership leghista ma anche per un possibile futuro nuovo centro destra di cui l'Italia ha bisogno per motivi pratici e di democrazia. A dirlo sono giornalisti di spicco, opinionisti e a sperarlo indirettamente sono anche molti italiani. Si perché in questo momento critico l'Italia ha solo bisogno di una nuova sferzata di ossigeno e di un nuovo traghettatore che non solo si opponga alla sinistra ma che contrasti il continuo iter di governi tecnici eletti a tavolino e non democraticamente dal popolo che ha perso la propria sovranità. La Lega penso debba ringraziare un Salvini che si mette a disposizione di tutti, dei suoi padani, dei cittadini italiani e di un Paese malato, a patto che mantenga i propri criteri e ideali leghisti di sempre con coerenza. Parliamo del discorso immigrazione, delle politiche sul lavoro, dell'Europa, del federalismo fiscale che il buon Calderoli intende ripristinare e riprendere in maniera del tutto costituzionale con accordi già assunti con la Finocchiaro in Senato. Insomma, ben venga un Salvini disposto all'interno di tali criteri a provare a salvare l'Italia e a farla crescere con una mentalità diversa, leghista, pragmatica e vicina alle problematiche ed esigenze della popolazione. Proseguo e concludo con le seguenti parole di Maroni in risposta alla Boldrini, che si spiegano da sé sul tema dell'immigrazione selvaggia: "Da Ministro dell'Interno avevo chiamato le regioni e concordato con loro il piano. Cosa che questo governo non ha fatto. ll governo attuale prende i clandestini, li mette sui treni e li spedisce nelle regioni pretendendo che le Regioni si occupino di loro, senza nemmeno sapere quando arrivano, chi arriva, dove vanno (discorso legato al problema sanitario). E' questa la differenza di metodo. Inoltre, io avevo chiamato tutti i Presidenti di Regione e avevo fatto, con loro, l'accordo". Chi ha orecchie da intendere intenda.
 
Roberta Bartolini
 

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