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mercoledì 30 aprile 2014

Il partito degli Euroscettici

Statisticamente pare che almeno il 31% degli euroscettici dovrebbe costituire la prossima minoranza nell'Europarlamento, ma una minoranza comunque forte, solida, nuova, motivata,come la definisce Marine Le Pen "uno schieramento decisivo in grado di bloccare e contrastare tutte le decisioni dell'Europarlamento". Il tutto grazie a partiti che hanno trovato il coraggio di esprimere il proprio disappunto verso un'Unione Europea che in sé avrebbe pure ragione di esistere ma basandosi su presupposti completamente opposti a quelli attuali. Essere euroscettici oggi in Italia con la Lega Nord di Salvini, in Inghilterra con Farage, in Olanda con Geert Wilder, in Francia con Marine Le Pen non significa non volere un'unione di Stati, ma significa contrastare nettamente l'attuale UE costruita a tavolino, non basata sulla conoscenza diretta di ogni singola tipologia dei suoi Stati membri, una UE che non pare tutelare gli stessi ma garantire la forza ed il potere di alcuni a discapito di altri come l'Italia. Italia che non è in grado di autotutelarsi in nessun ambito. Lo dimostra l'assoluta incapacità di gestire il fattore emergenza umana a causa degli sbarchi di clandestini nelle nostre coste. Mi domando quando verrà fermata questa pericolosa ed assurda situazione. Di certo non ci penserà la UE che fa da scaricabarile a chi è più debole. E poi non dovrebbe nascere il partito degli Euroscettici? Ma ben venga, crediamoci, votiamo per chi ne fa parte con determinazione.
 
Roberta Bartolini
 

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