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martedì 25 marzo 2014

Raffronto Front National e Lega Nord

Un raffronto tra il Front National di Marine Le Pen in Francia ad oggi
in auge e scalatore della politica francese ma anche del tessuto
sociale francese e un analogo partito in Italia come anche in altri
Paesi mi sembra doveroso e corretto. Pare che le ali più estreme
nazionalistiche, autonomiste, antieuropeiste siano sempre più in
crescita. E' un dato che non dobbiamo sottovalutare altrimenti saremmo
anacronistici. Ma si dovrebbe fare chiarezza per non dare adito a dei
malintesi e per dare il giusto spazio a tali eventi. Parlando di
Italia si pensa subito alla Lega e al Movimento 5 Stelle. A mio avviso
il movimento di Grillo può anche accodarsi all'evento lepenista ma
attenzione, il movimento di Grillo nasce per protesta mentre quello
francese e analogamente la Lega nascono per proposta, con un
obbiettivo costruttivo, ovviamente nel rispetto delle diversità
nazionali e territoriali. Inoltre, occorre trattare dell'argomento
nazionalismo che forse un pò divide il Front National e la Lega ed è
il motivo per il quale la Le Pen riesce a fare breccia in Francia e a
crescere con essa e con i suoi abitanti, al contrario la Lega non
riesce ad emergere come invece dovrebbe. Cerchiamo di valutarne i
principi di fondo. Qui si parla del fatto che in Italia potrebbe non
sfondere mai un partito, un'ondata populista come quella francese e
forse non a torto. Ma le premesse vi sono, basta saperle cogliere. La
Le Pen gioca in casa, trova terreno fertile, ha già la pappa fatta e
il pranzo servito su un piatto d'argento del forte nazionalismo
francese. Il famoso sciovinismo  ed il senso di "grandeur" della
Francia docent e si pongono da sfondo e da base per una Le Pen che fa
vela sul popolo, sulle sue esigenze, sui suoi problemi che non possono
essere risolti con un'Europa fatta a tavolino e delle banche e che
abbandona a loro stessi i Paesi culla per gli extra comunitari che si
riversano sulle loro coste (Italia, Francia, Spagna in primis). Invece
in Italia le richieste del popolo sono disattese in quanto popolo
troppo abbandonato  a se stesso dalle Istituzioni e al suo essere più
che nazione un territorio italico. L'Italia è sempre stata divisa. Ma
la divisione in regioni e l'importanza che può ad esse venire data
grazie all'amore per le ricchezze della propria terra, alla risorsa
del turismo, alle peculiarità regionali, al "Made in Italy" possono
essere un deterrente per arrivare ad un forte senso nazionalistico e
di appartenenza al proprio territorio. La Lega incarna da sempre
questi concetti forse mai espressi e divulgati in maniera esaustiva ed
efficace, forse perché un pò troppo autoreferenziale soprattutto in
passato. La Lega di Salvini è una Lega pimpante, che lavora
alacremente sul territorio con i suoi militanti e solo chi vi lavora
riesce a capirlo. Ma un altro obbiettivo della Lega dovrà essere
quello di divulgare a tutti ed allo scibile questo lavoro capillare e
questo per  amore per una terra che può essere anche divisa in regioni
autonome come avviene in altri Paesi europei ma che non deve
determinare assolutamente divisioni e rotture con una storia antica
come quella italiana. Questo è l'insegnamento di Miglio e del suo
disegno di federalismo ed indipendenza ora veramente messo in atto
dalla Lega 2.0. Io ci credo fortemente. Crediamoci.

Roberta Bartolini

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