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mercoledì 19 marzo 2014

Il Cav non è più Cav

Silvio Berlusconi ha preceduto il consiglio direttivo della
Federazione dei Cavalieri del Lavoro: si è dimesso da "cavaliere del
lavoro" prima che fosse sospeso. Il risultato è lo stesso ma ottenuto
in maniera diversa, con dignità  e con un messaggio di indignazione
verso chi lo ha odiato e lo odia ancora. E sono in tanti purtroppo. Ma
di numero ancora maggiore sono sicuramente i "disobbedienti", i
disssidenti, coloro i quali si oppongono alle regole e anche alla
giurisprudenza per difendere in toto  - con una raccolta di firme che
sa dell'incredibile (più di ventimila in soli due giorni) -non
soltanto Berlusconi ma anche un essere umano e non un assassino, un
imprenditore e non un ladro, un datore di lavoro di migliaia di posti
per migliaia di famiglie e non un parassita. Tuttavia, c'è chi lo
accusa di "indegnità", come nel caso del Conte Pietro Marzotto della
Marzotto, vale a dire, di una condizione causata da gravi mancanze
morali. Di conseguenza, chiunque nella sua sfera privata si comporti
particolarmente allegro e originale dovrebbe essere punito per
"indegnità". Ma Berlusconi è Berlusconi, ex premier, ex presidente, ex
politico, ex imprenditore, ex cav, ex uomo. Senza parole.

Roberta Bartolini

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