> tra il "pregiudicato" e lo "spregiudicato", Berlusconi e Renzi, gli
> uomini dell'anno. Più che altro ci si aspetta di sapere la cosa che
> interesserebbe piu a tutti: la nuova legge elettorale. Farei due
> obbiezioni con le quali mi sento di contestare il loro incontro e i
> loro obbiettivi, soprattutto quelli di Berlusconi. Innanzitutto, fino
> a prova contraria, siamo ancora in una democrazia, ma non mi sembra
> democratico il fatto che due uomini politici si incontrino
> segretamente per decidere sulla legge elettorale da modificare senza
> nuovamente interpellare gli elettori. Vale sempre il solito concetto
> che bisognerebbe applicare l'ufficialità dei referendum svizzeri con
> cui si fa decidere sempre il popolo sovrano. Poi il politico esegue.
> L'esatto contrario di quanto avviene in Italia. E i risultati sono
> sotto gli occhi di tutti. Inoltre, se Renzi non ha nulla da perdere ma
> tutto da guadagnare nel rinnovare il suo Pd e la sinistra italiana in
> assoluto altomare ultimamente e nel mettersi in buona luce per il
> futuro per ogni eventuale ruolo gli possa essere assegnato, Berlusconi
> invece di avvicinarsi alla tana del lupo per dibattere sulla legge
> elettorale piuttosto che per continuare ad insistere sulle laghe
> intese verificatesi dei flop incredibili, farebbe meglio a ergersi
> come leader di un vero nuovo polo di centro destra. Il centro destra
> deve essere modificato e riveduto dalla base. Non si può pensare di
> andare ad elezioni con una nuova legge elettorale ma senza un partito
> di centro destra valido. Forza Italia è poca cosa. Vi sono altre forze
> che vi si potrebbero alleare in un unico contenitore. Questo non
> significherebbe non applicare il bipolarismo o bipartitismo auspicato
> da entrambi i soggetti in questione. Correre, snellire il sistema sta
> bene, ma occorrono allora due partiti competitivi e forti. Renzi ci
> sta provando a ricreare il Pd e Berlusconi?
>
Roberta Bartolini
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