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venerdì 15 novembre 2013

Quelle storie on line prive di logica e amore

Lo scandalo delle baby prostitute e dei genitori/mamme complici scoppiato a Roma ma che, se non si sta attenti rischia di dilagare anche altrove, ci fa restare di stucco ma non per questo deve essere sottovalutato e ritenuto un argomento e una situazione di pochi. Tanto noi non lo faremo mai, tanto mio figlio/mia figlia è ben educata e non cadrà mai in questa rete pericolosa.. Possono essere queste delle giustificazioni e degli errori per dare la possibilità a noi genitori di non dedicarci anche a questo aspetto dell'educazione, presi come siamo da mille cose, dal lavoro, dagli impegni famigliari ed extra. Tutto errato. Chi è genitore prima di tutto è genitore e dovrà definire delle priorità anche se sarà molto difficile conciliare appunto tutti gli impegni odierni. Quando si parla di vecchi valori ed ideali tramandati dai nostri nonni e poi dai nostri genitori occorrerebbe serbarli nel nostro cuore e nelle nostre menti per cercare di tramandarli a nostra volta ai nostri figli. Il tempo cambia, gli eventi mutano ma i principi solidi non cambieranno mai. Anche se oggigiorno si vive di tecnologia, di internet, di siti dei più strani anche addirittura per fare degl incontri bisogna vivere coi piedi per terra e far capire ai nostri giovani di evitare di non essere al passo coi tempi, di aggiornarsi continuamente per essere in competizione con gli altri perché il mondo richiede senpre più concorrenza spietata e preparazione, ma di fare tutto questo cercando di porsi dei limiti, di ragionare con la propria testa, di emulare il proprio amico a ragion veduta e di saper ascoltare anche i propri genitori. Genitori che dovranno essere talmente abili da controllare a distanza i propri figli con la presenza e con l'intelligenza e soprattutto con amore. A volte ci si dimentica di questo termine qualità, di volere bene ai nostri cari, di essere paziente in nome dell'altruismo e del bene verso l'altro. Di qui si può discutere dei sempre più frequenti divorzi e dei giovani appunto abbandonati a loro stessi. Non è facile ma bisogna provare a farlo. Tutti, nessuno escluso.
 
Roberta Bartolini
 

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