Ricordo quando la Santanché nel 2009 decise di fare un sit-in a Roma anti-burqa. Ad oggi, alla luce degli spostamenti all'interno del centro destra, la stessa viene forse condannata a una multa salata e ad un mese di carcere per inadempienze formali. Pura concidenza? Ci sarebbero da obbiettare tante argomentazioni, prima fra tutte il fatto che chi si dà da fare per il bene comune e per il bene degli italiani, in nome della democrazia e della richiesta di leggi ferree che in Italia latitano viene penalizzato. E non a caso viene penalizzato chi si colloca non a sinistra. In questo caso specifico effettivamente occorre ammettere che il centro destra si fa quasi sempre trovare impreparato di fronte alle norme che stanno alla base di una convivenza e di un senso civico comune. Mi ricordo che già in pieno svolgimento di quella manifestazione si parlava di palco non a norma in quanto pare che non fosse stato chiesto il permesso al comune nei tempi previsti. E chi erra in questo modo viene puntualmente penalizzato. Meglio non fare polemica gratuita sulle possibili inadempienze di feste di sinistra, di palchi, di banchetti allestiti in fretta e furia da chicchessia. Meglio non indagare. La certezza è che occorre sempre essere nel giusto e onesti. In questo modo non si può sbagliare. Dispiace per la Santanché e per il fatto che anziché passare il messaggio anti-burqua in difesa dei diritti delle donne anche straniere si rischia di archiviare il tutto con una incarcerazione ingiusta e comunque al limite della legalità.
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