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giovedì 21 novembre 2013

Da Genova all'Italia: comportamenti vergognosi


La situazione che si sta creando a Genova a causa dello sciopero ad oltranza dell'AMT, che nella giornata odierna ha contagiato anche AMIU e ASTER, sa di assurdo e dell'inverosimile. Non che non riusciamo a comprendere i lavoratori dell'AMT, i loro dubbi sul futuro e le loro paure, ma è tutto l'insieme che non può venire accettato in quanto si tratta di un servizio cittadino di trasporti pubblici che pertanto non può non essere garantito per giorni e giorni. Se un sindaco avesse più potere - come richiesto dal ddl sui sindaci promosso da sempre dalla Lega Nord - di azione ma anche di risposte e di responsabilità, si sarebbe già condannato un Marco Doria, che vive del suo mondo dorato e nobile e che non sa nulla di quanto accade nella sua città, se non avesse adempiuto al proprio lavoro. Invece regna l'assoluta omertà, un silenzio di tomba e i cittadini devono fare i maratoneti quotidianamente soprattutto per recarsi in tempo sul posto di lavoro. Per non parlare degli anziani ormai costretti a casa. I dipendenti dell'AMT chiedono che l'azienda non fallisca e che non venga privatizzata. Certamente, se fosse privata non potrebbero permettersi di incrociare le braccia a proprio piacere. Credo che un servizio di trasporti debba essere pubblico. Se privato non dovrebbe basarsi su tasse con cui vessare gli utenti. La situazione locale e generale è talmente grave che tutti gli italiani dovrebbero scioperare e protestare. Invece sono sempre gli stessi a farlo, a partire dai no tav e no global che riescono ad avere il coraggio di opporsi persino alle direttive francesi della Tav Torino-Lione. Non rimangono più parole di fronte a tale vergogna.
 
Roberta Bartolini
 

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