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giovedì 17 ottobre 2013

In Lega le regole non mancano

In un momento di pieno rinnovo nelle file della Lega Nord, che vede finalmente definirsi i ruoli di Salvini, Maroni e Tosi, accolgo molto volentieri le parole del Segretario della Regione Liguria, Sonia Viale, riguardo la polemica sugli sbarchi di immigrati nella stessa regione. Purtroppo esistono dei precedenti riselenti al 2011, anno nero per l'emegenza umana in Italia in seguito alla guerra del pane in Arabia ed ai profughi libici. Profughi che al tempo erano stati ospitati anche in Liguria nell'imperiese. Ma all'epoca vigeva il governo Berlusconi con Roberto Maroni come Ministro degli Interni che attraverso regole, accordi internazionali aveva fatto un ottimo e difficile lavoro per cui ognuno di noi poteva fidarsi. Ora siamo di nuovo in piena emergenza umana a senza un punto di riferimento né una sicurezza dal momento che ci si difende non tanto per regolamentare una situazione e porre dei paletti e/o aiutare i clandestini nel Paese di origine, ma aiutarli a sbarcare nelle nostre acque senza morire. Pertanto, il pericolo sbarchi in Liguria dovuti anche allo smistamento che le varie associazioni per immigrati faranno sussiste eccome. Mi fa piacere che la Lega sia sempre sulla stessa linea: ospitalità ma con criterio, non finto buonismo che potrebbe portare tutta la Liguria a diventare una grossa casbah partendo dall'esempio della zona del Porto Antico di Genova ridotto a ghetto anti-italiano. Come sempre, la chiarezza fatta di regole è il migliore dei rimedi. E in casa Lega queste non mancano.
 
Roberta Bartolini

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