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giovedì 4 luglio 2013

L'Egitto insegni

In Egitto è tutto un fuoco e fiamme, una crisi istituzionale, la morte
di uno Stato a causa del governo dei Fratelli Musulmani. Oggi il dato
è certo, ma doveva esserlo da subito quando all'epoca della guerra del
pane in Arabia poi sfociata nella fortissima migrazione in altri Stati
come l'Italia, per disperazione - Stati che hanno dovuto affrontare la
più grande "emergenza umana" del secolo - l'Egitto dopo tante
vicissitudini  decise di costruirsi un governo che potesse risollevare
le sorti del Paese allo sfascio, alla distruzione fisica data la
guerra intestina che portò alla morte di una marea di gente inerme.
Inerme ma evidentemente non ancora pronta per optare per un governo
finalmente democratico, non estremista, non filo-islamico.
Evidentemente certe nazioni hanno nel proprio dna i motivi intrinseci
per non essere pronti allo sviluppo, alla libertà, al rispetto umano.
Vista dall'altra parte, i Paesi che hanno la fortuna di essere per
natura democratici come quelli dell'Europa dovrebbero prendere da
esempio caratteristiche negative come quelle dell'Egitto per
ottimizzare le proprie caratteristiche e far vincere la democrazia pur
nel rispetto della promiscuità, dello straniero. Basta osservare leggi
specifiche e regole di base.

Roberta Bartolini

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