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venerdì 5 luglio 2013

Le responsabilità della Consulta ma anche dei politici italiani

La consulta ha deciso di bocciare la revisione delle province italiane
perché ritenuto un atto anticostituzionale. Apriti cielo. Giustamente. Mi
fa piacere la reazione repentina e molto corretta del Premier Letta che
avrebbe deciso di andare avanti in questo senso nonostante tutto in quanto
in programma per il nuovo governo. Tale argomento penso debba essere visto
da due punti di vista, formale e sostanziale. E' stato in effetti commesso
un errore di forma dal Governo Monti che doveva trattare la materia tramite
il Parlamento e non come ddl. Tuttavia ciò non toglie il fatto che non sia
importante occuparsene in quanto la rivisitazione della situazione
province, come ci ricorda Vittorio Feltri, avrebbe già dovuto essere
studiata 40 anni fa al momento dell'istituzione delle Regioni. Ma si sa, in
Italia tutto viene costruito non a 360° e viene prorogato all'infinito. Una
cosa è certa, che argomenti di natura costituzionale e
programmatica/politica non dovrebbero essere assolutamente presi in
considerazione dalla magistratura con altri compiti ed obbiettivi. Non che
la Consulta non debba essere interpellata ma occorre farlo a ragion veduta.
In questo modo si impedirebbe alla stessa di ingerenze continue in molti
ambiti.
Come sempre in Italia si fanno tante parole e pochi fatti soprattutto da
parte di chi i fatti dovrebbe farli senza se e senza ma.

Roberta Bartolini

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