E' più facile che siano i No Tav a perseguire imperterriti il loro
obbiettivo (quello di contrastare per impedire i lavori della Tav in
Val di Susa) che non lo Stato italiano il quale dovrebbe difendere le
ragioni dell'ovvietà e dell'obbiettività anziché farsi prendere da
buonismo nei confronti di finti ambientalisti. Sì perché ora i No Tav
denunciano la deforestazione in atto di alberi secolari in Val Clarea
per far procedere i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico
della Tav. Lavori che si sono rivelati essenziali per lo sviluppo di
un Paese ma che vengono messi al bando da poteri politici di sinistra
che strumentalizzano fasce deboli della popolazione, appunto, i No
Tav. Proprio quei No Tav che, per chi ha memoria storica, nel giugno
2011 all'epoca delle prime manifestazioni contro il cantiere avevano
abbattuto numerosi tronchi d'albero per erigere una sorta di barricata
e rallentare l'arrivo dei contingenti delle forze dell'ordine. Quindi,
alberi tagliati ad hoc. In barba all'ambientalismo.
Roberta Bartolini
Nessun commento:
Posta un commento