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lunedì 22 luglio 2013

Genova città dei primati

Pare che Genova stia battendo una serie di primati in Italia, in
negativo. E' prima per caro vita, per tasse come Imu e Tares, per
numero di immigrati sempre in crescita, per mancanza di strategie e
politiche lungimiranti come il riavvio del porto, come l'avvio di
infrastrutture fondamentali (Terzo Valico, Gronda, Tav), per numero di
campi rom non a norma, per degrado, per cattedrali nel deserto
lasciate al proprio destino che dovrebbero invece essere utilizzate
come valore aggiunto. E' prima in fatto di sporcizia e di mancanza di
senso civico da parte dei suoi abitanti, infatti, sono sempre più
numerose le sporcizie sui marciapiedi o le scritte sui muri nonché
sulle serrande dei servizi commerciali: un'onta al buon senso,
all'ordine, all'accoglienza, al benessere, al senso di orgoglio
cittadino. "Last but not least", Genova ottiene un altro primato e
pare anche vantarsene dato che non fa nulla per correggere il tiro.
Pare sia diventata la capitale delle sale da gioco, argomento per il
quale da tempo la Lega Nord si è sempre battuta senza evidente
successo. Oltre che far paura dal punto di vista morale, dello spreco
di denaro e della possibile dipendenza da parte degli utenti che si
affacciano a questo "underworld" si tratta anche di uno spreco di
locali e metri quadrati che potrebbero essere utilizzati per altri
scopi (sembra che vi sia un mini-casino' ogni 235 metri in tutta la
città, dal centro storico alla Foce, da Sampierdarena a Cornigliano).
Bell'esempio per la comunità.

Roberta Bartolini

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