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mercoledì 22 agosto 2012

"Coraggio, diteci la verità"

Mi riferisco all'articolo su Il Giornale del 22 agosto, "Lo sponsor di Monti indagato per truffa" di Vittorio Feltri che termina con "Diteci la verità" dopo essersi riferito alla capacità o possibilità dell'Italia di Monti di uscire dall'attuale crisi - una crisi vera che va a colpire la maggior parte dei settori ed in particolare gli italiani - e dopo aver menzionato un duello su Il Foglio tra Piero Ostellino e Giuliano Ferrara, il primo detrattore di Monti ed il secondo un suo estimatore. Insomma, tutto materiale molto attuale che può servire da spunto per farne riflessioni e porsi delle domande. La domanda più importante che Feltri si e ci pone è come sia possibile che di fronte ad una crisi totale in cui l'Italia è caduta Monti e i suoi sostenitori possano essere ottimisti ipotizzandone la sua repentina uscita. Feltri chiede il coraggio di dire la verità. E' ovvio che nessuno ha la sfera di cristallo e che alle volte è molto difficile sfidare il destino. Ma purtroppo penso di avere intuito qualcosa che nessuno dall'alto non potrà mai spiegarci perché un disegno contro gli interessi degli italiani. Per coincidenza, proprio in un momento in cui si mette in discussione la durata dell'Europa e della sua moneta, si progetta seriamente una Macroregione che comprenda vari Stati tra cui una parte dell'Italia, si pensa ad alternative valide alla UE per non trovarci impreparati nel peggiore dei casi, la Finlandia prossima a elezioni politiche medita sull'uscita dall'eurozona, Monti cita l'agenzia di rating Fitch quale soluzione di tutti i mali dando un segnale positivo ai poveri italiani beoni dal pirone. Sono dell'idea che Monti sia semplicemente una pedina, una parte di un'equipe specializzata di politici ed economisti che parte a livello europeo e che sfocia in Italia nella plettora di ministri del governo Monti e di suoi sostenitori. Il tutto creato ad hoc e a tavolino per cercare di salvare l'Europa trovando nell'Italia un capro espiatorio. Se poi le cose andranno bene (e qui tutti noi ce lo auguriamo al di là dei gusti politici individuali) chi appoggia Monti si gongolerà delle proprie capacità e dei risultati raggiunti, ma se le cose dovessero andare male l'unica colpa l'avrà Monti che si salverà comunque in corner e cadrà sul morbido in quanto protetto e salvaguardato su tutti i fronti. Il fatto misero è che degli italiani non gliene può fregar de meno a nessuno se non solo agli italiani stessi. Non vi è in realtà nessun disegno salva patria, vi è invece un disegno salva Europa per motivi finanziari, una finzione, qualcosa che si allontana dalla realtà di tutti i giorni.
E' per questo motivo che continuo a non comprendere i sostenitori di Monti anche nell'elettorato, avvicindandomi quindi soltanto alle proposte concrete della Lega Nord. In questo senso, e concludo, non mi sentirei di porre Ferrara tra chi difende le posizioni di Monti. Ferrara cerca di essere obbiettivo, non elogia Berlusconi ma no lo critica, anzi lo ama sotto sotto, e quindi non può al contempo apprezzare il lavoro di Monti. Ferrara è un inguaribile studioso della materia politica che cerca di analizzare al meglio. Quindi, grazie a Ferrara e grazie a Vittorio Feltri per aprire dei dialoghi cosi importanti con i lettori, con gli elettori italiani che alla fine, alle prossime elezioni politiche, saranno i veri protagonisti del proprio futuro. Nonostante la legge elettorale che per questi motivi non è ancora stata modificata.
"Coraggio, diteci la verità".
 
Roberta Bartolini
 
 

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