Dopo lunghe battaglie e soprattutto dopo avere tutto pronto, dai lavori in corso, agli operai assunti, agli accordi bilaterali tra varie istituzioni locali, persino con il sindaco di Torino, Fassino, in Val di Susa pare che la situazione sia tornata ai livelli critici d'antan. Forse più semplicemente si tratta di una situazione che non è mai tornata alla normalità, complice l'assenza del governo e la stessa sinistra che in momenti cruciali ha sempre appoggiato i centri sociali e le frange estreme - tutti gruppi contrari allo sviluppo e a cambiamenti fondamentali per la crescita di una nazione - come quelle che si permettono vergognosamente di occupare la zona della Val di Susa impedendo la realizzazione di una galleria e quindi dell'alta velocità. Galleria che la vicina Svizzera avrebbe già realizzato in questi anni in cui l'Italia non ha che perso tempo. Infatti, molti sono i tunnel che nellla nazione elvetica vengono costruiti grazie all'operatività locale ma anche alla presenza di una legge elettorale che consente democraticamente di ascoltare il parere dei cittadini chiamati molte volte a referendum popolari ufficiali e legali che decidono le sorti del proprio Paese. Serietà e buona volontà. Quando queste caratteristiche sono presenti non occorre giungere alla violenza e ricorrere all'esercito che blocchi manifestanti facinorosi di turno ma anche chi ogni giorno svolge onestamente il proprio lavoro.
Roberta Bartolini
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