La questione degli aiuti ai terremotati a livello di elargizione di denaro (e non a livello di volontariato che non manca mai) sta divenendo importante, urgente, una priorità di cui il governo dovrebbe assumersi delle responsabilità meglio tardi che mai. Invece il suo silenzio impera, le brutte figure non mancano, anzi, si fa sentire soltanto ma in un caso inverso: d'accordo con la sinistra, è più improntato a stanziare denaro (nella fattispecie, un milione e 90mila euro) per la "riqualificazione e messa in sicurezza" dei campi nomadi anziché destinare le risorse per i danni causati dal terremoto in Emilia Romagna. Elargendo quattrini per le popolazioni colpite dal terremoto non solo farebbe un atto umano e solidale ma garantirebbe qualità, protezione, difesa del nostro territorio. Infatti, in Emilia risultano ad oggi più di 11mila edifici non agibili. Occorrerebbe "recuperare le macerie e mettere in sicurezza" campanili e torri pericolanti. Ma il governo temporeggia e l'eccessiva burocrazia rallenta operazioni e tempi.
Rammentiamo una volta di più il fatto che i partiti avevano votato alla Camera (ma non ancora in Senato) il provvedimento per destinare il 50% dei fondi alle zone colpite dal sisma. Si parla di circa 91 milioni di euro da destinare anziché alle casse dei partiti stessi al volontariato e ai bisognosi (che purtroppo badiamo bene potremmo essere tutti noi, nessuno escluso, data l'impotenza umana di fronte ad eventi geologici come quello del terremoto). Tale provvedimento sta scadendo, anzi, per maggiore precisione, è già scaduto alle ore 18 del 28 giugno, ma il Governo non proferisce parola in merito. In questo modo si rischia di vanificare le promesse del governo ed ogni utile intervento. L'unico partito che si taglia in positivo in questo delicato frangente è la Lega Nord che non va elogiata ma semplicemente citata, ricordata e messa su un palmo di mano per la correttezza, il senso di responsabilità dimostrati nei confronti di una priorità seria.
Il fatto di occuparsi dei campi nomadi non che sia da dimenticare o da evitare, ma in questo momento diventa un impegno da assumere in secondo ordine. Per dovere di cronaca, dobbiamo sottolineare che la Lega si è sempre battuta in favore di una politica di integrazione dello straniero e soprattutto di creazione di regole che includano anche quelle riguardanti la messa in sicurezza dei campi nomadi, in Italia lasciati al proprio degrado e non a norma nella maggior parte dei casi. Se di queste situazioni ci si occupasse a tempo debito e non in periodi di emergenze tanti problemi non esisterebbero neppure.
La Lega fa addirittura di più e si rende disponibile a garantire ai terremotati l'intera rata destinata ai partiti a luglio e non solo quindi il 50% come invece prevede l'attuale versione del testo. La Lega ha presentato un emendamento in merito che se non passerà verrà seguito da un atto encomiabile da parte della stessa Lega: questo partito verserà comunque l'intera quota di sua competenza alle onlus di volontariato. E noi conosciamo bene quanto le promesse della Lega vengano per sempre mantenute. Al di là di gossip, di cattiva condotta e di cattivi esempi dati da alcuni rappresentanti della stessa Lega, mi sembra doveroso pensare e parlare più di fatti positivi e comunque di fatti che non di parole vane. Ne va del bene comune italiano.
Roberta Bartolini
Nessun commento:
Posta un commento