Ho letto l'intervista rilasciata a Primocanale dal neo sindaco di Genova, Marco Doria e ho letto anche alcuni commenti rilasciati da utenti della stessa emissione televisiva. A dire la verità, sono rimasta più sorpresa dai commenti della gente che non dalle dichiarazioni rilasciate da Doria. Fino a prova contraria, fino a questo momento, mi sembra che il sindaco si stia muovendo con passo spedito, cauto, ma al contempo deciso e sicuro e soprattutto con senso di responsabilità verso il ruolo ottenuto, verso i cittadini e verso un compito molto arduo dati i problemi seri del nostro Comune che chiunque si auspica non vada alla deriva. Pertanto, Doria si rende conto che una delle principiali mansioni da svolgere è quella di cautelare le risorse del Comune stesso che amministra. Mi è piaciuto il fatto che abbia sostenuto che come prima cosa, oltre a l Comune, la giunta dovrà pensare ad Amt, al Carlo Felice, alla Fiera Internazionale. Tutte risorse e servizi preziosi per la città e per i genovesi. Senza contare che subito dopo l'estate, come stabilito. verrà iniziata la demolizione del palazzo-diga di Via Giotto. Mi è piaciuto inoltre che più di una volta Doria abbia dichiarato che si atterrà sempre a ciò che è scritto nel programma e l'importanza data allo stesso programma.
Ciò che può aver fatto sorprendere negativamente gli utenti di Primocanale è una frase da lui pronunciata: "Che si mugugni meno e si ritrovi un senso di orgoglio e soprattutto la vera dote dei genovesi: la capacità di fare." Il tono può sembrare quello di un nobile adattato alla politica, tuttavia mi appellerei al contenuto che condivido in pieno. Non ricordo nessun sindaco di sinistra genovese aver risvegliato gli animi dei propri concittadini parlando di orgoglio, di fare e di lamentarsi di meno. Il lamento può essere giustificato soltanto da azioni e da un atteggiamento non passivo di fronte agli eventi. Ritengo pertanto inutile non fare nulla, non voler cambiare niente e comunque lamentarsi. Non sono di sinistra e non ho votato Marco Doria, ma in un momento di crisi globale e in un periodo di mancanza di valori, penso che occorra guardare ai risultati più che al colore politico. Vediamo cosa questo sindaco riuscirà a fare per salvaguardare gli interessi dei genovesi e poi tireremo le somme.
Roberta Bartolini

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