Finalmente una regola ferrea senza se e senza ma, contrari o no, la Regione Liguria di centro destra , oltre altre innovazioni positive apportate dal suo insediamento, ha detto no al burqa, a fare indossare alle donne qualunque genere di vestiario che possa cancellare e coprire la propria persona e dignità. Per opera della vice Presidente Viale le parole sono state chiare e nette. Finalmente il primo niet a chi vuole imporre il proprio mondo e la propria religione in un Paese straniero che accoglie tutti e tutto. Ma è proprio questo che non va. Ritengo che le regole occorra metterle prima di dover in seguito prendere provvedimenti azzardati e non comunicati nella dovuta maniera. Non è per criticare la giunta Toti ma credo che prima di arrivare nel tanto vituperato 8 marzo a dire no praticamente alle imposizioni dell'Islam , proprio in una regione e in una città come Genova, rosse e buoniste da sempre, occorra dare delle spiegazioni alla popolazione coi dovuti tempi e modi e con una comunicazione importante. Ci sarebbe da spiegare che la Viale da sempre ha portato avanti la sua battaglia personale attraverso la Lega verso l'indipendenza delle donne, la loro libertà, la tutela della loro dignità da un punto di vista culturale, sociale, religioso, sessuale, morale. Avvallata anche dalla sua conoscenza della signora Sbai, nord africana di origine e già deputata per la Lega Nord in passato. Insieme tuttora fanno battaglie, incontri, la Sbai è una scrittrice affermata quasi alla stregua della Fallaci a livello di ideologie . Occorrerebbe in sostanza fare molte riflessioni prima di giudicare. Evidentemente la Viale, conscia del suo ruolo istituzionale in Regione ha trovato il modo per esercitare le proprie idee e farle finalmente affermare. Forse ha scelto il tempo e il modo sbagliato , ma lo ha fatto. E' un primo passo avanti verso la nostra tutela culturale contro chi ce la vuole togliere con la forza. Chapeau
Roberta Bartolini
Grazie e cordiali saluti
Roberta Bartolini
Genova
Nessun commento:
Posta un commento