I "forconi" si sono fermati a metà strada. Pare che si siano in parte (Forconi del Veneto e della Sicilia) arresi alla Marcia su Roma indetta a breve. In teoria, se la protesta esiste e si basa su elementi specifici, se la volontà di protestare sussiste, essendo protesta popolare, dovrebbe continuare ad oltranza seppure elegantemente come i forconi hanno saputo fare finora in quanto non politicizzati né sindacalizzati ma soltanto rappresentanti di svariate classi sociali cittadine italiane. Comune denominatore divenuto obbiettivo è di urlare all'inadempienza dello Stato ed Istituzioni rappresentando gli umori pessimi degli italiani esausti di vedersi sempre più impoverire da uno Stato che non li protegge e che li vessa senza costrutto. In un Paese che si rispetti tale tipo di protesta dovrebbe essere accolta e le si dovrebbe rispondere con un messaggio ben preciso e con soluzioni alla mano e/o valide alternative. Qui non si parla di manifestanti violenti e nulla facenti ma di cittadini contribuenti, di lavoratori di cui l'Italia ha bisogno per sussistere. Ma in Italia va tutto al contrario di ogni logica. Pertanto, mi aspetto il nulla e persino eventuali arresti o condanne per alcuni di tali manifestanti. E' mai possibile che per dare manforte alle proprie ragioni occorra essere politicizzati e protetti? Si vuole restituire (se mai avuta) una buona volta la sacrosanta sovranità al popolo? Egoisticamente mi auguro che i forconi non mollino ma che raggiungano ogni fascia sociale per sovvertire un ordine fittizio e pericoloso.
Roberta Bartolini
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