Visualizzazioni totali

Pagine

venerdì 13 dicembre 2013

"Forconi" e poi?

Marcello Veneziani si interroga come segue: "Bene la protesta nelle piazze, ma poi?". E non è il solo. Attualmente la parola d'ordine italiana è e deve essere: "forconi" e "poi". Bel quesito al quale i nostri politici hanno il dovere di rispondere e di dedicarsi. Invece latitano e da qui nascono le proteste che fino all'anno scorso sarebbero state considerate fantascienza, oggi dovute.Tuttavia, in un Paese civile le proteste devono essere propositive e costruttive, non distruttive e pertanto devono richiamare dall'altra parte una politica altrettanto responsabile che proponga valide e serie alternative allo status quo vigente. Per questo motivo ci si interroga del poi, ed è per questo motivo che mi ostino a difendere e credere in politici, pensatori ed economisti che finalmente si affacciano sulla realtà italiana (forse nati anche grazie a tali proteste ed al malcontento generale italiano) che dovrebbero avere sempre più spazio ed eco. Parlo del Movimento "Io Amo l'Italia" di Magdi Allam, di Fratelli d'Italia, di "Ricostruiamo il Paese" di Tosi, del nuovo polo di centro destra che si sta facendo strada anche grazie al lavoro immane e costante di un Allam parlamentare europeo, di economisti validissimi come tra i vari Paul Barnard che si interroga nei suoi discorsi sul poi, sul futuro di un Paese che deve trovare le cause dei propri mali, protestare e poi trovare delle soluzioni per cercare di guarire e portare avanti un piano di salvezza nazionale.
 
Roberta Bartolini
 

 

Nessun commento:

Posta un commento