Il termine "meticcio" fa parte del vocabolario italiano per indicare"incrocio di razze diverse", nella accezione più moderna del termine. E pertanto non dovrebbe scandalizzarci soprattutto quando viene usato e pronunciato da religiosi, storici, filosofi, sociologi e da un Magdi Allam che sapientemente elabora un suo scritto tutto incentrato sul "meticciato" e sull'idea di "società meticcia". Uno studio che può apparire scontato ai più dato l'elevato grado di presenza straniera non solo nel nostro Paese ma anche e soprattutto nella nostra cultura. Ma mai dare nulla per scontato. Anzi, dovrebbe divenire un nostro dovere interessarci ed approfondire il discorso cultura (religione, storia, società, tradizioni, usi e costumi). Magdi Allam lo fa interrogandosi continuamente e ponendosi obbiettivi ma anche dubbi. Chi invece non lo fa usando al contrario in maniera molto superficiale il termine "meticcio" è il neo Ministro Kyenge che sostiene come una nazione debba accogliere una società sempre più meticcia. Il punto è non di tralasciare l'argomento, di non volerne discutere a priori, di mostrarsi razzisti e chiusi mentalmente anche di fronte ad un fenomeno, quello migratorio, sempre in aumento e diffuso, ma di approfondirlo appunto da un punto di vista culturale. Non bisogna commettere l'errore che fa la Kyenge di accettare pedissequamente l'extra comunitario tout court, ma occorre - soprattutto nella misura in cui tale extra comunitario esige dei doveri e si radica sempre più nel nostro territorio - arrivare a comprendere che l'integrazione deve essere considerata a 360° dal punto di vista pratico e quantitiativo ma anche culturale. Quando la nostra società sarà invasa da stranieri - per lo più islamici (e quindi non solo sudamericani come il termine meticcio un tempo indicava) la cui missione è di islamizzare l'occidente come la buonanima della Oriana Fallaci predicava e prevedeva da tempo immemore - occorrerà tirare le somme e verificare che la realtà in cui questa gente viene catapultata sia pronta ad accettare lo straniero, sia prornta a garantire prima di tutto i diritti ed il benessere ai cittadini autoctoni, sia pronta a dare lavoro prima di tutto agli italiani garantendo loro sussidi e beni primari necessari, sia pronta ad essere talmente nazionalistica da accettare in un secondo tempo un altro tipo di cultura che si va a fondere in essa, appunto, il "meticciato". Ma occorre parlarne e studiare a fondo tale complessa situazione in sviluppo, come ci insegna Magdi Allam.
Roberta Bartolini
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