A Lampedusa siamo in piena emergenza umanitaria a causa di migliaia di migranti, di fuggitivi, di profughi (passatemi il termine, "clandestini") provenienti tutti e sempre dall'Africa del nord e dalla Siria. Ci risiamo, sembra un déjà-vu, è come se ritornassimo indietro nel tempo del governo Berlusconi in cui Maroni, all'epoca validissimo Ministro degli Interni, aveva sopportato, difeso e affrontato con capacità quella che era stata definita una vera e propria "emergenza umana". Poi il nulla, caduto il governo la responsabilità dei governi successivi seppur tecnici avrebbe dovuto essere quella di lavorare per una corretta politica dello straniero. Scopo: quello di evitare miseramente la fine che l'Italia sta facendo ora nonché l'ennesima brutta figura di un Paese che non è pronto alle emergenze. E non mi si parli di Ue, eterna assente, e non mi si parli di legge Bossi-Fini, molto valida e seria ai tempi ma ora abbastanza obsoleta per essere messa a punto. I tempi cambiano, tutto muta, ma l'Italia ristagna. E ora, forse, ci toccherà pure pagare un'ulteriore tassa, quella sull'esercito militare in Sicilia.
Roberta Bartolini

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