Leggo con interesse l'articolo su Il Giornale della Liguria sul "niet" del Pd a proposito di Terzo Valico e di Gronda (per non mettere contro Doria e Burlando). Con
interesse non tanto per il risultato o non risultato - si sa, la
sinistra è sempre conservatrice quando si tratta di proporre qualcosa
che possa contrastare il volere dei suoi seguaci per timore di ridurre
i consensi - quanto per il fatto che quando la sinistra vuole è unita
e compatta, persino nel caso di Doria e di Burlando. Due persone di
sinistra ma differenti, una del Sel e una del Pd, di un Pd
progressista. Inoltre, Burlando ha una carica istituzionale che lo
obbliga quasi ad essere più elastico. Infatti, è proprio il caso
nostro e del Terzo Valico. E' notizia di questi giorni che Burlando e
il governatore della regione Piemonte siano rispettivamente d'accordo
sull'accelerazione dei tempi sulla messa in atto dei lavori per il
Terzo Valico e per la Tav. La seconda non può prescindere dalla prima,
questo è il senso che Roberto Cota ha dato ad entrambi i lavori. Vi è
in gioco il futuro del Paese e non solo di due regioni. Bastava
soltanto l'ok più celere del governo e i cantieri sarebbero già stati
attivati. Altra notizia recente è che il Ministro delle
Infrastrutture, Lupi, dovrebbe incontrare lo stesso Cota per
approfondire l'argomento e dare una risposta. O sono notizie non vere
fino in fondo, oppure, il mio dubbio sul fatto di non fidarsi della
sinistra diviene certezza. Pertanto, chiederei a chi di dovere di
spiegarlo a Cota che ha fiducia nel comportamento di Burlando e nutre
molte speranze, e di rendergli noto di cosa significhi davvero la
sinistra ligure. Mi auguro che il governo non tentenni e passi sopra
tali contrasti ed impedimenti di natura distruttrice.
Roberta Bartolini
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