Mi permetto ritornare sull'argomento Funicolare di Granarolo di Genova dopo
che è stata chiusa un mesetto e dopo essere stata riaperta proprio in
questi giorni. La sua alternanza di fuinzionamento credo sia legata ad
un discorso di pura manutenzione dato il percorso impervio. Pertanto
penso valga la pena un commento.
Funicolare Principe-Granarolo (detta di Granarolo): tipico simbolo di
Genova, città definita dal poeta Giorgio Caproni "fatta a scale, c'è
chi scende c'è chi sale". E' la terza funicolare a cremagliera di
Genova, dopo quella della Zecca e di Sant'anna. Con un percorso lungo
più di un chilometro (1136m), con una pendenza circa del 18%, con un
dislivello di 194m, con un solo binario a scartamento ridotto, si
staglia sulle alture di Genova sopra la stazione di Principe per
arrivare fino a Granarolo, un nucleo abitativo che testimonia un vero
insediamento umano capace di sfrondare mezza collina per la messa a
punto della costruzione di case. Infatti, poco dista dalla cima del
pendio che ospita il Forte Sperone e il Forte Begato alle ultime
abitazioni che hanno la fortuna di godere di una vista spettacolare e
mozzafiato fino al mare ma anche il disagio della scomodità. Difatti,
tante sono le "creuze" che si inerpicano e si incrociano per
congiungere le varie vie abitate da Via Bari in su. Soltanto per
questo motivo è sorta nel 1901 la funicolare di Granarolo, il cui
unico obbiettivo è sempre stato quello di congiungere Principe a
Granarolo, di creare un collegamento sicuro e di breve durata.
Tuttavia molte sono sempre state le complicazioni sorte nel tempo a
causa della forte pendenza, della vetustà dei muri in preda costante
all'umidità. Ultimamente è stata ristrutturata dopo un longo periodo
di chiusura tecnica, in modo moderno, alla stregua di altre funicolari
europee. Il tutto mantenendo la struttura della vecchia vettura: rossa
all'esterno e in legno all'interno. Una chicca, un simbolo, un pezzo
di storia per la città di Genova. Credo che come per tutte le cose e
realtà storiche, importanti, utili, belle, che evocano emozioni e
sentimenti occorra mostrare il dovuto interesse e creare una giusta
tutela sotto tanti punti di vista. Tutela per la storia, per il
passato, per un utilizzo pubblico indispensabile e anche, perché no,
per motivi turistici. Penso che il percorso della Funicolare di
Granarolo dovrebbe inserito in un progetto più grande a fini turistici
da collocare in un contesto di collegamento mare-monti- forti, per far
gustare al visitatore per caso, al cittadino genovese ignaro di tale
realtà, o all'abitante autoctono l'infinita bellezza e particolarità
del territorio genovese. Vedo tale percorso una sorta di Altavia a
cremagliera. Genova non finisce mai di stupirci.
Roberta Bartolini
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